Ti stai chiedendo come diventare architetto? Il percorso è lungo, ma viene ripagato dalle soddisfazioni che questa professione regala. L’architetto, infatti, combina insieme competenze tecniche e attitudini creative per creare soluzioni abitative, locali commerciali, sedi di enti e aziende e non solo. Si tratta di una professione molto affascinante che ha diversi sbocchi lavorativi. Oggi, si può scegliere tra architetto di interni, architetto paesaggista, architetto edile e bio-architetto. Qui sotto, la guida completa con tutti i passi per capire come si diventa architetto.
Come diventare architetto: il percorso di studi
Molti si chiedono “per fare l’architetto che scuola devo fare?”. Non esiste un percorso di studi che esclude la possibilità di diventare architetto. Esistono, però, scuole superiori più adatte rispetto ad altre. Il liceo scientifico e il liceo artistico, per esempio, sono due percorsi che agevolano il cammino universitario. Il liceo artistico, tra l’altro, prevede anche un indirizzo in Architettura e ambiente che facilita molto l’iscrizione alla facoltà di architettura.
Indipendentemente dalla scuola superiore, una volta ottenuto il diploma bisogna scegliere tra la laurea triennale o quella quinquennale. Architettura, infatti, prevede sia la formula classica triennale+magistrale che la formula a ciclo unico come giurisprudenza. Ovviamente, esistono delle differenze tra le due opzioni, soprattutto quando si decide di fermarsi alla sola triennale senza proseguire con la specialistica.
L’accesso alla facoltà di architettura è a numero chiuso. Questo significa che bisogna sostenere un test d’ingresso obbligatorio, il cui esito determina la possibilità dell’iscrizione. In caso cioè di risultato negativo non è possibile accedere al corso.
Laurea in architettura: il test di ingresso
Il test di ingresso ad architettura prevede una serie di domande a risposta multipla. Di solito, gli studenti devono rispondere a 50 quesiti in 100 minuti. Ma quali sono le materie da studiare per arrivare preparati e superare la prova? Il test include domande di: comprensione del testo, conoscenze acquisite nel percorso scolastico, storia e cultura generale, ragionamento logico, disegno e rappresentazione, fisica e matematica.
Architettura materie: cosa si studia all’università
I piani di studio della laurea in architettura includono una serie di materie scientifiche, considerate propedeutiche. Cosa significa? Bisogna superare questi esami per accedere a quelli successivi. Tra le materie propedeutiche sono comprese matematica e fisica, informatica, disegno, storia dell’architettura, topografia e cartografia. Questi esami sono previsti sia nei percorsi triennali della classe di laurea L-17 che nei percorsi quinquennali della classe di laurea LM-04. Qui sotto, un piccolo elenco con le materie più importanti di architettura:
- Progettazione architettonica e urbana
- Teorie e tecniche per il restauro architettonico
- Analisi e progettazione strutturale per l’architettura
- Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
- Gestione del processo edilizio
- Principi di progettazione ambientale
- Scienza e tecnologia dei materiali
- Morfologia e concezione delle strutture
La laurea in architettura prevede, tra l’altro, una serie di laboratori pratici di disegno indispensabili per diventare un bravo architetto.
Specializzazioni in architettura: gli indirizzi tra cui scegliere
Oggi, non bisogna solo farsi la domanda classica “come diventare architetto?”. La professione ha subito un’evoluzione notevole nel corso degli anni. Quando si sceglie la laurea in architettura, quindi, è bene avere chiaro il campo specifico in cui si vuole operare. Esistono, infatti, diversi tipi di architetti:
- Architetto edile – si occupa della progettazione di opere edili
- Architetto conservatore – recupera edifici di valore storico e artistico in stato di degrado (chiese, castelli, musei, edifici pubblici ecc.)
- Architetto paesaggista – analizza e progetta gli spazi aperti come giardini, parchi, piazze, aree parcheggio, zone ricreative pubbliche
- Architetto pianificatore – definisce gli spazi a livello urbanistico e territoriale (città, piccoli comuni e spazi circostanti l’area abitata)
- Architetto d’interni – progetta gli interni di un edificio dal punto di vista sia edile che decorativo
- Bio-architetto – progetta case ecologiche, vale a dire case ispirate ai principi della sostenibilità ambientale e realizzate con materiali naturali come legno, sughero, fibra di cocco e fibra di cellulosa
Come si diventa architetto: l’esame di stato
Dopo aver conseguito la laurea, non è possibile intraprendere subito la professione. Uno dei passaggi fondamentali per capire come diventare architetto è l’esame di stato, grazie al quale si ottiene l’abilitazione alla professione. L’esame di stato viene gestito direttamente dal ministero dell’istruzione, a cui spetta fissarne la modalità di svolgimento e le date. Di solito, si tengono due esami all’anno ed è necessario studiare materie come progettazione architettonica e/o urbanistica, tecnologia urbanistica, tecnologia architettonica (sistemi di costruzione e particolari costruttivi), organismi edilizi (architettura residenziale e pubblica), progettazione urbanistica e normativa edile, urbanistica, professionale (deontologia, codice appalti ecc.) e ambientale.
In caso di superamento dell’esame di stato è possibile iscriversi agli albi regionali di categoria e iniziare a lavorare. L’iscrizione è diversa a seconda del titolo di studio conseguito:
- architetto junior sezione B dell’albo di categoria per chi è in possesso della laurea triennale
- architetto senior sezione A dell’albo di categoria per chi è in possesso della laurea quinquennale o della laurea in architettura magistrale
Differenza tra architetto junior e architetto senior
La figura dell’architetto junior è stata introdotta con il DPR 328 risalente al 2001, con cui sono state modificate le regole per diventare architetto. Il ruolo dell’architetto junior è fondamentalmente di supporto e collaborazione. Cosa significa? Lavora su piani e progetti abilitati da altri. Partecipa cioè a tutto il processo edilizio, dalla pianificazione al collaudo finale, ma la responsabilità del progetto appartiene all’architetto senior.
Ci sono dei casi, però, in cui l’architetto junior può assumere la responsabilità diretta del progetto e sono quelli riguardanti le “costruzioni civili semplici, con l’uso di metodologie standardizzate”. Con il termine semplici non si fa riferimento soltanto alle tecnologie costruttive adottate, ma anche al progetto nella sua interezza.
Un architetto senior, invece, non si occupa solo della progettazione di costruzioni civili semplici, ma anche della progettazione di interventi su edifici e su complessi vincolati, ovvero su immobili dal valore artistico o monumentale; della progettazione di edifici civili e di edifici industriali che richiedono particolare studio tecnico, non risolvibile con procedure standard, e della progettazione di interventi su edifici di valore storico.
Gli sbocchi lavorativi dell’architetto
Lo sbocco più naturale per un architetto è la libera professione. Una volta completata la registrazione all’albo, infatti, è possibile aprire uno studio e lavorare in proprio. In alternativa, si può anche entrare in uno studio di altri come dipendenti. Quest’ultima soluzione è perfetta per quanti preferiscono una retribuzione regolare tramite stipendio.
In realtà, ci sono anche altre strade percorribili. Gli enti locali come i comuni, per esempio, indicono spesso concorsi pubblici per istruttori direttivi tecnici destinati proprio a chi è in possesso della laurea in architettura. Gli architetti possono comunque partecipare anche a concorsi nazionali banditi da enti come i ministeri e le università.
Non solo, la laurea dà accesso anche all’insegnamento. I laureati in architettura possono insegnare:
- Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado (classe A-01)
- Disegno artistico e modellazione odontotecnica (classe A-16)
- Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado (classe A-17)
- Scienze e tecnologie delle costruzioni, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (classe A-37)
Come diventare architetto: aggiornamento costante
Un architetto non smette mai di studiare. La legge prevede che questi professionisti si aggiornino in maniera costante, tramite il sistema dei CFP (crediti formativi professionali).
Questi crediti si ottengono seguendo corsi, master, convegni e seminari. É possibile ottenere CFP utili alla professione conseguendo, per esempio, una seconda laurea dopo architettura tramite anche dei corsi di laurea online, che consentono di conciliare più facilmente studio e lavoro. Sono considerati validi anche i master post-laurea, con cui si possono approfondire aspetti specifici come, ad esempio, la progettazione biofilica.
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L'articolo Come diventare architetto: guida pratica proviene da Blog dell'Università Niccolò Cusano.